Tra le sue commedie più efficaci, “Matrimonio in quattro” (1924) è un esempio classico della produzione del regista berlinese, approdato negli Stati Uniti. Il famoso “tocco alla Lubitsch”, ciò che Billy Wilder descrisse come la singolare capacità di dare anche ai particolari minimi la brillantezza e la leggerezza dell’arguzia, avvolge tutta la pellicola, interpretata da attori del calibro di Monte Blue, Florence Vidor, Marie Prevost e Adolphe Menjou. Ambientata nella Vienna degli anni Venti, la vicenda ruota attorno a due coppie, il dottor Braun e la neo mogliettina Charlotte, la migliore amica di Charlotte, Mizzi, sposata con il professor Stock. Tra i quattro si scatenano ambigui rapporti incrociati, con Mizzi che cerca di portare via all’amica il marito mentre Stock assolda un detective per coglierla in flagrante e poter così divorziare…